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L'ex Macello di via Cornaro a Padova: da Laboratorio Culturale a Sede Internazionale


La parola“nonostante”connota la direzione presa dalla CLAC per salvare l'ex Macello e farne un Laboratorio Culturale libero e indipendente per i cittadini: è la chiave del suo sviluppo che dal 73, ha realizzato un “luogo antropologico”. Nasce un'associazione di associazioni, una campagna continua per salvarlo, é il primo Parco Didattico in Italia, ecologia su base scientifica, con forte appoggio universitario, si fa la battaglia, vinta, per una rete fognaria per la Città e ci si batte a lungo e si salvano con uno scavo esemplare, con la Soprintendenza, reperti preziosi in Piazza Insurrezione.

Si interviene sulla drammatica situazione del Museo Civico; per primi si chiede di salvare l'Ospedale di San Francesco Grande, e destinarlo a Museo di Storia della Medicina. solo ora finalmente avviato, si salva dalla distruzione la ricchissima documentazione di tre secoli della sua gestione in stretta collaborazione con l'Archivio di Stato. Si fanno le battaglie contro le cave selvagge, per il verde urbano, per la pedonalizzazione del Centro Storico, per i Consigli di Quartiere.

Per primi si raccolgono 10.000 firme per un Museo della Scienza a Padova. Sviluppiamo una intensa e scientifica sensibilizzazione nelle scuole, con lezioni, Orti biologici,un molino a pietra, corsi di aggiornamento e visite guidate nel territorio. Con ampia collaborazione facciamo vincolare dalla Regione a Monumento Nazionale i fabbricati ed il parco dell'ex Macello. Dall'80 iniziano le visite di delegazioni straniere che coinvolgono la Regione Veneto e, con l'europa, i campi giovanili di scambio socio-culturale. Nell'84 siamo riconosciuti dalla L.R.51 tra le Istituzioni Venete di maggior rilevanza regionale e veniamo così sostenuti dalla Regione. Ospitiamo il Congresso Mondiale e la Mostra di Origami. Si diviene sede di un comitato di esperti per la didattica dei Sentieri Natura, ne deriva un modello ed un volume ed una stretta collaborazione con l'ARPAV, tuttora molto valida. Con il Comune collaboriamo al restauro della Grande Sala e con la Scuola Edile per altri edifici, una esemplare scelta anche economica, presto eliminata. Nell'89 siamo invitati a Parigi da Jeunesse et Patrimoine con una mostra al primo convegno mondiale all'UNESCO sulle istituzioni che hanno salvato monumenti: scambiamo così preziose esperienze e, su invito di alti funzionari dell'UNESCO accanto alla CLAC nasce il Club UNESCO di Padova. Inizia una stretta collaborazione con Parigi e facciamo ottenere per le Miniere di Val Imperina ed il Club UNESCO dell'Agordino il titolo di “Tesoro del Mondo”. Nel 91 il complesso dell'Ex Macello, la CLAC ed il Club UNESCO di Padova sono riconosciuti come “Tesoro del Mondo”. Iniziamo una impegnativa partecipazione a Convegni Internazionali e con la FMACU siamo all'Expo di Siviglia con una grande mostra sulla nostra proposta culturale e sul suo valore, con un grande riscontro. Iniziamo una forte campagna internazionale a difesa dell'Orto Botanico, putroppo vanificata dai fatti. Nel 93 la FMACU ci incarica di tenere il Primo Congresso Mondiale sui Tesori del Mondo, nelle due sedi di Padova e di Rivamonte Agordino. Dal 93 è trasferita dalla sede di Parigi a Padova la Segreteria internazionale della Rete Amici dei Tesori del Mondo e l'ex Macello ospita così una Sede Internazionale di cui abbiamo la gestione. Apriamo un sito internet per meglio svolgere questo incarico e 4 nuovi “Tesori” sono riconosciuti su nostra proposta. Così anche il nostro Museo Didattico di Storia dell'Informatica partito sin dall'inizio con una raccolta sia di computers che di strumenti scientifici diviene proprietà internazionale della FMACU-UNESCO. Dal 2001 entra ed opera da noi il gruppo informatico Free Software Users Group Padova per il Software Libero, sostenitore di una delle operazioni più avanzate e diffuse in informatica. Al Convegno Internazionale della FMACU a Cipro nel 2004 proponiamo e vengono approvati altri due”tesori”: il Parco dei Sentieri Interrotti, a Milano, e per la prima volta un Tesoro Immateriale, il Software Libero nella sua definizione GNU. In trent'anni 600.000 presenze, per lo più giovani, hanno fruito di questo progetto, anche con migliaia di classi, qualificandone l'altissimo costo sociale a carico del solo volontariato indipendente: le mille difficoltà superate ed i risultati ottenuti con un esemplare uso delle scarse risorse economiche hanno anche troppi riscontri e chiedono ora un forte considerazione alla Città. Visitate il nostro sito informatico, www.fwtunesco.org e sosteneteci anche molto semplicemente diffondendo questo messaggio.